DEFORESTAZIONE, MINIPARCHI, COMUNI CICLABILI E AGNELLI: LE NEWS GREEN DELLA SETTIMANA DA NON PERDERE
La settimana delle festività pasquali è ormai cominciata, ma i cambiamenti climatici non vanno in vacanza anzi, continuano a impattare quotidianamente il mondo.
Cosa è successo intorno a noi in questi ultimi giorni? Ci sono solo notizie negative?
ITALIA – Il MITE annuncia l’ingresso dell’Italia nei Blue Leaders
In occasione della Giornata mondiale del Mare dell’11 aprile 2022, il Ministro per la transizione ecologica Cingolani ha annunciato l’adesione dell’Italia ai Blue Leaders, un’alleanza di 17 Paesi nata nel 2019 per la tutela degli oceani. Lo scopo sarebbe quello di definire concretamente le linee guida da implementare per assicurare la protezione di almeno il 30% degli oceani entro il 2030.
“Il Mar Mediterraneo è uno dei più grandi hotspot di biodiversità del pianeta e preservare il nostro mare è fondamentale. Ci impegniamo a proteggere il 30% dei mari entro il 2030, non solo in maniera formale, ma con dei chiari indicatori” ha promesso il Ministro durante la Giornata del Mare. E noi ci auguriamo possa mantenere la parola.
BRASILE – Eliminata un’area di foresta tropicale pari a 940 km²: equivarrebbe circa alla scomparsa di cinque Milano
Sono questi i dati del primo quadrimestre del 2022 forniti dall’Inpe, l’Istituto di ricerca spaziale brasiliano.
Rispetto a un anno fa, il tasso di deforestazione in Brasile è cresciuto del 64%, una percentuale mai raggiunta prima d’ora che si prevede manterrà lo stesso trend per tutto l’anno corrente.
Le zone più colpite sono le terre occupate dalle popolazioni indigene, le più ambite da chi vuole accaparrarsi aree ricche di risorse.
Di fatto, solo negli ultimi anni i controlli e la sensibilità verso la tematica stanno aumentando, facendo acquisire al fenomeno la considerazione che merita. Rivolgere l’attenzione su un fenomeno prima sottovalutato rappresenta uno dei primi fattori alla base di un cambiamento verso la sostenibilità, e questo ci fa ben sperare.
ITALIA – Dieci città pugliesi entrano nella rete FIAB
Giovinazzo e Mola di Bari sono le new entry nella rete dei ComuniCiclabili e, insieme a Bari e altre 7 località pugliesi, hanno ottenuto il riconoscimento Fiab – ComuniCiclabili direttamente dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.
La Fiab, che attualmente conta 161 comuni italiani aderenti, è una realtà che si impegna nella valutazione del grado di ciclabilità del territorio, affiancando le amministrazioni nell’emanazione e adozione di politiche bike-friendly.
Il Presidente Fiab Alessandro Tursi spiega: “La transizione ecologica deve necessariamente partire da un cambio di paradigma culturale anche in tema di mobilità e le scelte delle amministrazioni sono fondamentali in questo percorso. Con il progetto ComuniCiclabili vogliamo coinvolgere e indirizzare in modo propositivo le amministrazioni più volenterose mettendo a disposizione le nostre competenze e l’esperienza trentennale di Fiab in materia di mobilità ciclistica, non solo per la valutazione oggettiva del grado di ciclabilità del singolo territorio, ma per essere di supporto anche attraverso percorsi formativi tematici, a cura della Scuola dei ComuniCiclabili”.
Per ridurre il nostro impatto ambientale possiamo cominciare con l’evitare il più possibile gli spostamenti in auto, prediligendo i mezzi pubblici o, quando possibile, le due ruote: l’ambiente sicuramente ringrazierà. E anche il nostro portafoglio.
CINA – La provincia di Jiangsu si prepara all’implementazione di più di 400 miniparchi entro il 2025
Se da una parte vediamo la Cina adoperarsi per tenere sotto controllo la situazione pandemica attraverso misure di contenimento stringenti nella capitale finanziaria Shanghai, dall’altra la vediamo portare avanti un’ambiziosa iniziativa green nella provincia di Jiangsu.
Il dipartimento provinciale di edilizia abitativa e dello sviluppo urbano-rurale ha reso noto che verranno incrementate le aree verdi nelle città in modo tale da offrire ai residenti degli ambienti ideali dove rilassarsi e svolgere attività fisica.
Il progetto prevede la costruzione di 400 miniparchi in tutta la provincia, per un totale di 20.000 metri quadrati di superficie, la realizzazione di greenways lunghe almeno 2 km e l’inverdimento di tetti, recinzioni, muri, corridoi e mezzi di trasporto.
ITALIA – 300.000 agnelli destinati al macello, ma la richiesta diminuisce
La Pasqua è una festività legata alla tradizione cristiana che, in quanto tale, va rispettata. Ma quando il confine tra tradizione e folklore si può dichiarare superato? Probabilmente quando si continuano a mandare avanti usi e costumi che potevano essere considerati accettabili in tempi più remoti ma che faticano a trovare spazio nella società contemporanea, specialmente se in piena crisi climatica.
Una tradizione che potrebbe essere abbandonata è proprio quella di festeggiare la Pasqua inserendo nel menù una ricetta a base di agnello che, prima di arrivare sulle nostre tavole, deve sopportare un calvario atroce.
Secondo l’AIDAA, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, in queste ore stanno arrivando al macello più di 300.000 agnelli che, prima di essere abbattuti, devono essere sottoposti a trattamenti crudeli che vanno dalla separazione dalle madri a pochi giorni dalla nascita a viaggi lunghi più di 32 ore per raggiungere il macello.
In un comunicato l’Associazione dichiara: “Mentre i cristiani cattolici di tutto il mondo festeggiano la domenica delle palme, ed aspettano la Pasqua, proprio in queste ore stanno avviandosi alla macellazione circa 300.000 agnelli e mezzo milione di conigli destinati ad invadere già da domani i banco frigo delle macellerie e dei supermercati. Si tratta di numeri molto inferiori rispetto agli scorsi anni specialmente per la carne di agnello che vede aumentare il suo prezzo, mentre si mantengono alte le richieste di carne di coniglio, alternativa meno costosa dell’agnello nella festa della resurrezione. I numeri ci dicono che quest’anno la riduzione della richiesta di agnello si è attestata attorno al 40% rispetto alla pasqua dell’anno passato, mentre rimane stabile, anzi in leggero aumento la richiesta della carne di coniglio“.
La notizia incoraggiante è che la richiesta di carne d’agnello è in calo, ma non può bastare: sarebbe utile modificare le nostre abitudini di consumo e optare per delle alternative.
Si può anche aggiungere che il consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi non è salutare né per il consumatore né per l’ambiente, in quanto rappresenta una fra le maggiori cause dell’emissione dei gas serra e di buona parte delle emissioni globali di ammoniaca. E questo dovrebbe valere per tutti gli animali, per tutto l’anno.
Ci auguriamo che per la prossima Pasqua potremo avere notizie migliori.
Fonti:
Ambiente&Energia – ANSA.it
La Repubblica
Rinnovabili.it