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Il mese scorso, in Cina hanno avuto luogo caldi asfissianti e temperature straordinariamente alte, da bollino rosso.

Per sconfiggere questo mostro invisibile hanno fatto ricorso a un metodo particolare per potenziare la pioggia, ovvero il cloud seeding.

Il suddetto potenziamento viene attuato individuando le nuvole adatte, quelle portatrici di pioggia. Per farla breve, quando la nuvola si estende per più di due chilometri in verticale, è nera, bassa e c’è abbondante presenza di vapore acqueo, i meteorologi ritengono che abbia il potenziale per trasformarsi in pioggia (o neve a seconda del caso).

C’è da capire perché, nonostante la presenza di nubi basse, minaccia ma non piove …

All’interno degli strati della nuvola sono presenti dei cristalli di ghiaccio che noi non vediamo; se questi non sono presenti in quantità sufficienti potremmo non vedere precipitazioni o vederne molto deboli. Qui la mano dell’uomo viene in soccorso alla natura.

GLI AGENTI CATALIZZANTI

Gli esperti dichiarano che i principali “semi” utilizzati nel cloud seeding sono:

lo ioduro d’argento(agl), questo crea un gran numero di particelle diverse, ognuna delle quali condensa il vapore e lo attira a sé appesantendosi e cadendo;

 il ghiaccio secco (CO2 allo stato solido) che raffredda il vapore acqueo e lo cristallizza;

il particolato di sale che assorbe l’umidità nella nuvola e le trasforma in grosse gocce d’acqua.

Perché sono state scelte queste molecole chimiche? Perché la loro struttura interna è esagonale, simile a quella del ghiaccio presente nelle nuvole per cui è più facile che si leghino tra loro e appesantendosi cadano sulla terra sotto forma di pioggia. (scopri di più su questo articolo di geopop)

Foto di Sourav Misra da Pixabay

COME FUNZIONA NELLA PRATICA

È pensabile seminare gli agenti catalizzanti attraverso aerei che volano al di sopra delle nubi, questo metodo è possibile solo in parte, in quanto la conformazione e densità di alcune di esse non lo consente. Poi c’è l’impiego di missili pensati per questo genere di cose che sparano il particolato nelle nuvole. Inoltre esistono quelli che in Cina vengono chiamati “camini silenziosi”, definiti così perché rispetto ad aerei e missili raggiungono il loro obiettivo silenziosamente e lentamente.

UTILITA’ AL GIORNO D’OGGI

Scienziati di diverse parti del globo hanno puntato i piedi contro il cloud seeding. Perché continua a tornare? A questa domanda risponde l’esperto di inseminazione delle nuvole, Arlen Huggins, dell’università del Nevada 

Continua a tornare a causa della domanda di acqua, in particolare le gravi difficoltà dell’arido sud-ovest.”

Gli sforzi di cloud seeding della Cina aiuteranno a porre fine alla sua siccità?

“La semina delle nuvole non ti farà uscire da una siccità. Il momento migliore per eseguire questo procedimento è quando si hanno livelli di precipitazioni normali o superiori al normale. Quindi quando si hanno delle piogge dirompenti sarebbe utile riempire serbatoi e cisterne per i periodi di calo.”

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Il seeding delle nuvole è innaturale?

“Queste preoccupazioni generalmente provengono da luoghi in cui non c’è mai stato un progetto simile prima. Il problema non deve essere ricondotto a “metodo” innaturale, è ipocrita da parte nostra perché è da quando abbiamo iniziato a bruciare combustibili fossili che abbiamo modificato i sistemi meteorologici. Una scala molto più ampia rispetto ai progetti di semina delle nuvole. Ogni giorno riceviamo domande sugli effetti potenzialmente dannosi di sostanze chimiche come lo ioduro d’argento. Sì, però lo ioduro d’argento è un inquinante quasi oscurato dalle ciminiere che emettono svariati chilotoni di inquinamento nell’atmosfera.”

SI O NO?

Quindi in sostanza può essere utile ad alimentare nubi gravide di pioggia, un soccorso per una presumibile, futura siccità. Di contro, però, è costosa (la Cina ha versato 168 milioni di dollari per usufruire di questa tecnologia) e fino a quando non si avranno certezze sulla pericolosità degli agenti catalizzanti impiegati, non si potrà sfruttarla a pieno regime e con requisiti etici.

P.S. È giusto sottolineare come le forze artificiali siano ancora molto piccole a dispetto delle dimensioni dei mezzi sfruttati per ottenere un discreto risultato. Infatti, la maggior parte delle precipitazioni sono figlie della forza della natura.

Fonti

https://content-static.cctvnews.cctv.com/snow-book/index.html?item_id=9219362705436910067&t=1660917157478&toc_style_id=feeds_default&share_to=copy_url&track_id=bcac9a8b-1fdd-4ddc-94fb-ab16361e15e6

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